Dai primi anni di università attivo nella grafica e nella fotografia,
ha iniziato a lavorare sulla manipolazione digitale fotografica nel 2008,
inizialmente rappresentando “realtà improbabili”, ovvero “immaginando di aprire una
finestra su un mondo parallelo al nostro, dove le regole come noi le conosciamo sono
del tutto sovvertite”.
La tecnica grafica e narrativa utilizzata è quella vicina al mondo
dei fumetti e della pubblicità, molto spesso attingendo immagini in internet.
Successivamente
ha intrapreso vari progetti, il più delle volte tesi ad alterare la realtà,
a stravolgere completamente il significato delle immagini, fornendo interpretazioni
alternative e spesso opposte, con l’obiettivo di ricercare, in ciò che ci circonda, un “diverso ordine”.
Attualmente è orientato alla esplorazione delle paure e delle fobie collettive, alla riflessione sul difficile obiettivo di abituarsi alla paura stessa per diventarne (forse) immuni.